La sostenibilità chiede un’operazione di Igiene del linguaggio nella comunicazione green; provo allora a fare ordine partendo dalla fine, cioè dal punto in cui ci troviamo.

Partiamo da un pezzo di vita vissuta: nel 2012 ho comprato un televisore smart perché capace di connettersi ad Internet e quindi in grado di rendere fruibili una serie di contenuti presenti in rete e non solo accessibili attraverso i normali canali televisivi.

Le imprese virtuose che praticano principi di sostenibilità, grazie anche a piattaforme di conoscenza e abbondanza di dati in rete, non mancano.

Chi mi conosce da tempo sa che spesso quando si parla di armadi e vestiti dico che essi sopravviveranno anche a noi. Il che suona anche come una autocritica alla sorprendente capacità, senza distinzioni di sesso, di riempire i nostri armadi di vestiti, accessori, tovagliati ed altri textile design product che in una vita non riusciremo a consumare.

Strategia circolare ed economia circolare: se ne parla su libri, media e social network già da qualche anno.

Questo articolo inaugura un ciclo di contributi sulla sostenibilità e sull’economia circolare che sul blog di Sottosopra troveranno cortese alloggio per questo 2021.

Con Irene Ivoi, grande esperta di economia circolare, nasce un nuovo appuntamento sul nostro blog alla scoperta del nudge e della sostenibilità.
