Oneste, non siamo mega fan del Natale.
Cioè. Siamo molto fan del prendersi del tempo per cazzeggiare, leggere, incontrare le persone a noi più care (che possono o meno coincidere con la famiglia), mangiare e bere tanto. Ci piace lo spirito del dono, nella sua accezione più solidale e sociale.
Questo articolo nasce infatti dalla volontà di raggruppare in un solo posto le nostre iniziative solidali preferite, quelle che tendono verso un Natale più giusto per tutt*. Ma prima di arrivare a cosa fare a Natale 2023, vi diamo giusto due numeri sul perché non siamo mega fan del Natale.
La nostra vibe natalizia 2011 e 2012
Quanto inquina il Natale?
Tanto. I principali fattori inquinanti natalizi sono:
> Emissioni dovute a luci, luminarie, uso più intenso di elettrodomestici – +30% in bolletta
> Alberi finti – provenienti dalla Cina, diventano sostenibili solo conservati per almeno 20 anni
> Sovrapproduzione alimentare e sprechi – 500mila tonnellate di cibo buttate ogni anno (fonte)
> Consumo di carta per pacchi, spesso plastificata
> Consumo di “maglioni” natalizi fast fashion, spesso in poliestere e acquisti superflui / non graditi – Nel mondo i resi di Natale producono 15 milioni di tonnellate di CO₂ ogni anno
> Trasporti di persone e merci a dicembre, in Europa assistiamo ad un +133% di emissioni dai mezzi per il trasporto merci
Approfondisci con i nostri consigli per un Natale sostenibile qui.
La nostra vibe natalizia nel 2014
L’impatto del Natale sui precari della logistica
Poste Italiane (che consegna anche Amazon) prevede un aumento del 40% dei pacchi sotto Natale. Nel grande Amazon Hub di Castel San Giovanni (Piacenza), nei periodi di picco la manodopera raddoppia, dai 1700 dipendenti abituali a quasi 3400 durante le feste. I nuovi lavoratori vengono assunti con contratti a termine stipulati da agenzie interinali. Anche gli autisti dei furgoni che portano la merce sono in gran parte dipendenti di aziende in appalto. Lo stipendio netto medio dei lavoratori del commercio e della logistica Amazon è di 1.250 euro.
Per questo i dipendenti di Castel San Giovanni hanno scioperato il giorno del Black Friday: «Abbiamo chiesto un aumento degli stipendi e di portare i buoni pasto da 7 a 8 euro, di avviare una discussione su un sistema di welfare aziendale e una maggiore attenzione ai problemi di salute e di sicurezza. Durante la pandemia non ci siamo fermati mai e l’azienda ha fatto utili da record grazie al nostro lavoro, ora chiediamo che redistribuisca una parte dei guadagni ai lavoratori per far fronte all’aumento del costo della vita», dice Beatrice Moia, una dipendente del centro.
Nel 2017 ci siamo ammorbidit*
Nello stabilimento di Rovigo ci sono 2.300 lavoratori, ma i contratti attivati in un anno sono 6 mila. Questo vuol dire che il tasso di sostituzione del lavoratore è di quattro mesi e mezzo. Quando non rendi più come all’inizio, ti mandano a casa. È quanto emerge dall’indagine “La vita nel panopticon Amazon” della federazione internazionale dei sindacati Uni Global Union, cui hanno partecipato 2 mila dipendenti Amazon di otto Paesi (Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Francia, Germania, Polonia, Spagna e Australia).
Il prossimo sciopero è previsto per il 22 dicembre, quando dovrebbero fermarsi i tre milioni di lavoratori dipendenti nelle imprese della distribuzione.
Un Natale senza Amazon è possibile?
Non solo è possibile, ma vi segnaliamo un’alternativa di delivery solidale ed etica nata proprio a Milano. Si chiama So.De. e ci avevamo scritto un articolo tempo fa. Ma quindi cosa fare a Natale 2023 per bypassare il colosso della delivery? Ecco le nostre iniziative italiane milanesi per un Natale sostenibile.
2018 – Un mea culpa per aver usato la malefica carta da pacco! Ok, non eravamo ancora BCorp ma per i successivi 3 anni quella carta è stata riutilizzata. Il claim della chiusura invernale era “A Natale son pacchi vostri”.
Cosa fare a Natale 2023: Natale solidale con le associazioni Italiane
I nipoti di Babbo Natale
Grazie ai Nipoti di Babbo Natale, tutti possono realizzare il sogno di un anziano che vive in casa di riposo: un piccolo gesto che si trasforma in qualcosa di magico, perché nessuno dovrebbe mai sentirsi solo. Ne avevamo raccontato qui. Commozione livello: “kleenex grosso come un tovaglia di Natale”.
Panettoni per supportare la ricerca
L’anno scorso avevamo deciso di supportare la Lega Italiana per la Fibrosi Cistica che vendeva panettoni per raccogliere fondi per la ricerca. Quest’anno l’iniziativa è andata talmente bene che i panettoni sono già esauriti. Ma ci sono tante altre associazioni che offrono un catalogo natalizio di doni solidali, culinari e non.
> I panettoni buonissimi dell’Opera Cardinal Ferrari
> Qui quello di AIL Milano
> Qui i regali solidali di WWF Italia
> I biglietti natalizi di CADMI, il più attivo centro antiviolenza sulle donne di Milano
> Qui i cataloghi di Medici Senza Frontiere e Emergency presenti nei teatri di guerra di tutto il mondo.
> E infine qui quelli di Save The Children, sulla cui strategia di marketing ci sarebbe da aprire un dibattito (avevamo scritto di marketing etico qui.)
Il nostro Natale 2021, disclaimer: per la produzione di questo video non è stato sprecato neanche un porro!
Cosa fare a Natale 2023: Natale solidale con le associazioni Milanesi
Le iniziative del Natale solidale di Opera Cardinal Ferrari
A Natale l’emarginazione e la povertà si sentono ancora di più per le persone senza dimora, quelle in condizione di disagio abitativo, di grave povertà e per le tante famiglie indebitate: anche quest’anno Opera Cardinal Ferrari sarà aperta a Natale come tutto l’anno per dare accoglienza, rispondere i bisogni di prima necessità e dare tanto calore. Scopri le iniziative tra banchetti di panettoni, shop solidale e opzioni di donazione per aziende.
Pranzo di Natale di Pane Quotidiano
Una mensa per i meno fortunati, poveri e migranti che l’anno scorso a Natale aveva registrato accessi record. Sul loro sito informazioni su come donare cibo oppure, se non sapete cosa fare a Natale 2023, volontariato.
Regala calore agli utenti di Opera San Francesco
Opera San Francesco accoglie tutti coloro che hanno bisogno di aiuto, senza alcuna distinzione, credo religioso o etnia (più di 127 nazionalità aiutate finora!). L’opera offre loro riparo, ristoro, una doccia calda oltre che consultazioni mediche e psicologiche. Da qui puoi donare un pasto caldo, un kit caldo inverno e un kit antinfluenzale.
Natale Sottosopra: ecco come festeggiamo
Sottosopra Onlus: costruendo scuole e asili in Malawi
Un anno, per un puro caso, abbiamo conosciuto Davide Pantaleoni, fondatore di SottoSopra Onlus, una ONG che opera in Malawi. Prese dall’entusiasmo dell’omonimia, abbiamo supportato questa piccola associazione che si occupa di diritto alla casa, all’acqua e alla scuola. Nello specifico abbiamo sponsorizzato alcune borse di studio universitarie.
Quella volta che abbiamo consegnato i panettoni in bicicletta
La nostra ultima campagna natalizia 2022, che strizza l’occhio alla nostra grande causa: Milano Città 30. Salva un babbo! Chiedi insieme a noi (e a una milionata di bambini) una città per le persone.
Per unirti alla mobilitazione firma anche tu la lettera aperta al Comune di Milano)
Un buon Natale a tute e a tutti!