Anche quest’anno abbiamo compiuto la spedizione-panettone per far felici i “Carissimi”, gli oltre 200 senzatetto che ogni giorno trovano un pasto completo, una doccia calda, la lavanderia, abiti puliti e assistenza medica al centro diurno dell’Opera Cardinal Ferrari.
Ora, che ci vuole a consegnare 40 panettoni in centro a Milano?
Un clic su un qualsiasi supermercato punto it e il resto è noto: carrello, fascia oraria, paga, furgoni, doppie file, traffico, aria di merda irrespirabile, il tuo pacco è stato consegnato.
Zero sbatti ma NO2 a mille. Che pacco, raga! Poi tutti odiano dicembre.
Ci vuole un’altra storia sulle consegne in città, una storia meno scontata ma molto più bella. In un lampo di delirio democratico, l’abbiamo chiesto a loro, ai panettoni: come volete arrivare all’Opera Cardinal Ferrari? Risposta: cargo bike all’unanimità (ndr. nessun panettone è stato maltrattato, solo mangiato vivo).
Questa è la nostra storia, in questa spedizione i nostri panettoni hanno viaggiato grazie a So.De, CdM e Clean Cities Italia. Consegnare in bici può essere la storia delle tante imprese di Milano. Anche i panettoni ci han preso gusto, perché la logistica urbana in cargo bike
- Si può fare, è una scelta sostenibile e percorribile
- Si deve fare, i furgoni sono responsabili di oltre la metà dei livelli di biossido di azoto a Milano, pur essendo solo il 10% dei veicoli circolanti
- È bello farlo, guarda il video
Rinunciare a un furgonazzo e optare per un bonazzo cargo-messenger è la prima cosa concreta che potete fare anche voi per rendere Milano più vivibile.
Spoiler: alla fine i panettoni moriranno tutti.