I nostri programmi per l’estate in Sottosopra Comunicazione? 30 giorni di loading!
Possono sembrare un’eternità, lo sappiamo, ma non è così.
Ricaricare le energie richiede una di quelle pratiche necessarie che fa tanta paura ai puristi del lavoro: scollegare il cervello per un periodo di tempo sufficiente a immagazzinare altro. Ciò non significa sottoporsi a lobotomia, intendiamoci, ma spostare l’attenzione su altri stimoli e orizzonti lontani dai brief, dalle email e dai progress.
Così, come tutti gli anni, siamo qui per comunicarvi la fuga di cervelli più sfacciata della storia.
L’esodo è previsto per il primo di agosto, giorno in cui andremo a caccia di bellezza a due passi da casa, mentre il controesodo è in programma il primo settembre (sì, martedì, e no, non è un errore).
Prima di salutarci però volevamo darvi qualche consiglio su cosa fare quest’estate 2020 se rimarrete in Italia, per spendere poco e trascorrere una vacanza originale.
Considerato che l’allerta Covid-19 è tutt’altro che svanita e non potremo fare a meno di mascherina e distanziamento, ecco qualche idea vicina a casa e a impatto zero!
1. In bici da Tirano a Colico
Se siete tra quelli che hanno appena comprato la bicicletta, saltate in sella alla scoperta del sentiero Valtellina. Si tratta di un itinerario quasi interamente ciclabile che collega Bormio alla punta più alta del Lago di Como, ma noi per rispetto di chi non ha la gambetta allenata consigliamo la tratta pianeggiante da Tirano a Colico.
Sono circa 75 km comodi lungo il fiume Adda, immersi nella cornice magnifica delle montagne valtellinesi, tra boschi, ponti e borghi caratteristici.
Facile da raggiungere in treno da Milano, comodo per portarsi la bici o affittarla a Tirano, semplice tutto insomma. A Colico, indipendentemente dalla temperatura, ricordate che è d’obbligo premiarsi con pizzoccheri e sciatt.
Maggiori info qui.
2. Arte e natura nelle Langhe
Il connubio perfetto tra arte e natura nella langa astigiana, al Parco d’Arte Quarelli, nato dalla passione per l’arte contemporanea e l’amore per le Langhe. Buen retiro e luogo di residenza estiva sin dagli anni’ 70, tanti artisti torinesi sono stati ospiti della tenuta Quarelli, lasciando così man mano traccia indelebile del loro passaggio, non solo in casa ma anche in esterno, a perfetto corollario e complemento di quella meravigliosa terra Langhe Roero e Monferrato che ha ottenuto recentemente un prestigioso riconoscimento entrando nel Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Con il tempo, nella Tenuta Quarelli, l’arte ha iniziato a spingersi oltre le pareti di casa, per entrare in contatto diretto con la natura e diventare parte del paesaggio. Così è nato, in modo spontaneo, sviluppandosi e allargandosi sempre di più negli anni, il Parco d’Arte Quarelli, che al momento conta più di una ventina tra sculture e installazioni di grandi dimensioni, di artisti di fama o talenti emergenti.
Ecco tutte le opere presenti nel parco.
3. Adrenalina sul Lago Maggiore
Per chi ha voglia di adrenalina e di andare a tutta velocità non può mancare l’appuntamento con l’Alpine Coaster, la pista a bob doppio sulla vetta del Mottarone (1426 metri) da cui si gode una vista strepitosa sul Lago Maggiore, d’Orta e di Mergozzo (e non solo…).
1200 metri di pista su rotaia con un dislivello di 100 metri. Un’occasione unica per tuffarsi nel verde della natura e divertirsi godendo di una vista a tutto tondo sulle Alpi e su ben 7 laghi lombardi.
Per chi ha voglia di arrivare in vetta carico e allenato per affrontare l’ebrezza e l’emozione di questa discesa mozzafiato con il bob, è possibile anche salire in bicicletta tra boschi e prati (ma attenzione al dislivello!) oppure a piedi parcheggiando la macchina a Stresa e salendo fino in vetta con la Funivia Stresa-Alpino-Mottarone oppure fermandosi alla stazione intermedia dell’Alpino percorrendo l’ultimo tratto a piedi in salita (meno di 700 metri di dislivello).
E per merenda, una volta tornati sul lungo lago, per riprendervi da tutte queste emozioni, non potrete farvi mancare le Margheritine di Stresa, biscotti deliziosi in pasta frolla che si sciolgono in bocca!
Maggiori info qui.
4. Toscana selvaggia
A soli 35 km a sud est di Firenze, si trova una parte di Toscana dalla tradizione millenaria, dalle infinite bellezze naturali e dalla tranquillità surreale, per andare alla scoperta di un aspetto della regione che va al di là di vigneti, musei e torri pendenti.
Un itinerario dove ciò che conta è il ritorno ai valori semplici, alla vita rurale; un’area dalla straordinaria importanza storica che troppo spesso viene dimenticata e surclassata dai grandi monumenti e dai personaggi della ben più nota Firenze.
Un luogo dove gli amanti della natura e dell’aria aperta troveranno un vero paradiso ad attenderli: il Parco Nazionale del Casentino. Da vedere i Castelli nel Casentino, il Museo della Lana a Stia, i santuari di Camaldoli e La Verna, la foresta sacra e Caprese Michelangelo.
5. Parco Sigurtà, natura incontaminata a pochi passi da Verona
Parco Giardino Sigurtà è uno dei giardini naturalistici più visitati in Italia grazie ai suoi 420.000 ingressi stagionali. Si trova nella provincia di Verona, nel comune di Valeggio sul Mincio e si estende su 60 ettari. Alterna durante l’anno numerose fioriture tra le quali la più celebre è Tulipanomania che, con il suo milione di bulbi, è la più grande fioritura di tulipani del Sud Europa. Già vincitore del premio nazionale per il Parco Più Bello d’Italia nel 2013, si aggiudica il premio europeo come Secondo Premio di Parco Più Bello d’Europa nel 2015 e nel 2019 vince il premio mondiale World Tulip Award che consacra la bellezza della fioritura di tulipani del Giardino (Tulipanomania). Labirinto, giardini acquatici, fattorie e castelletti: è visitabile a piedi, con le bici e le golf cart a noleggio, oppure a bordo dello shuttle elettrico o del trenino panoramico: in qualunque modo, vi regalerà un’esperienza magica.
6. Codogno: oltre il Covid c’è di più!
La piccola cittadina di Codogno è diventata “famosa” – suo malgrado – a causa del Covid-19, ma, situata a pochi passi da Lodi e Milano, è un paesino da scoprire e apprezzare per altri motivi. Uno su tutti la Raccolta d’Arte Carlo Lamberti, composta da nove sale dedicate a diversi pittori codognesi, da Carlo Lamberti, ad Angelo Pietrasanta, da Giuseppe Novello a Enrico Groppi e Alessandro Bertamini. Le gemme della Raccolta Lamberti sono due acquarelli di Tranquillo Cremona, Le curiose e Ripassando la lezione, La lettrice di Angelo Pietrasanta, l’Autoritratto nello studio e Le rose oltre a vari paesaggi marini e montani di Giorgio Belloni, e Il sole del mattino di Giuseppe Novello.
Sempre parlando di arte, meritano una visita anche il Museo Cabriniano di Codogno – che raccoglie oggetti e documenti che raccontano la vita di Santa Francesca Saverio Cabrini – e l’ex Ospedale Soave di Codogno che ospita mostre di vario genere.
Nelle vicinanze di Codogno, diversi itinerari da percorrere in bici intorno alla Bassa del Po’, da accompagnare a piccoli tour enogastronomici del lodigiano.
Perché se oggi Codogno deve essere famosa, perché non renderla tale anche per altri motivi?
Buon loading a tutti, ci rivediamo a settembre!