Vi siete mai chiesti, quando inviate un curriculum, quale effetto possa fare su chi lo riceve? Forse no, e a meno che non lavoriate nelle risorse umane e siate espertissimi, qualche volta sarete caduti anche voi in errori nel curriculum che, con qualche accortezza in più, si potrebbero tranquillamente evitare.
In Sottosopra ne abbiamo parlato spesso, ci siamo confrontate e abbiamo preparato un elenco di sviste che sarebbe meglio evitare, oltre ad alcuni consigli per scrivere un buon curriculum (anzi, perfetto!) 🙂
Come scrivere un buon curriculum: 12 consigli da seguire
1. Evitare refusi o errori
Prima regola, insindacabile: evitare refusi o errori di ortografia! Leggete il cv cento volte piuttosto, ma non inviate nulla prima di esseri sicuri che sia perfetto.
2. Scegliere una formattazione chiara
Anche la formattazione è importante: meglio evitare maiuscole fuori luogo, font illeggibili o dimensioni del testo alternate a casaccio. Tutto deve essere ordinato e lineare: usa una font chiara e leggibile come Arial o Calibri a dimensione 11 o 12. Le sezioni devono essere ben distinte, con abbastanza spazio bianco per evitare il “muro di testo” (che mette ansia a tutti, anche ai recruiter). Sì agli elenchi puntati, che aiutano sia nella lettura, sia a rendere le informazioni più chiare.
Scrivere un buon curriculum significa renderlo accattivante, così da catturare l’attenzione del recruiter e facilitare la lettura delle informazioni chiave. Usate un layout chiaro, margini consistenti e formattazione (grassetto, corsivo) per mettere in evidenza sezioni importanti come le competenze chiave. Considerate l’uso di elementi di design, ma moderati, come linee sottili o l’uso del colore per i titoli, purché mantengano sempre un aspetto professionale e non troppo “giocoso”.
3. Foto o non foto?
Questo è il dilemma. Quelle nel cv rischiano di essere superflue e fuorvianti: difficilmente le foto rappresentano davvero una persona e nella maggior parte dei casi non corrispondono mai a chi si presenta al colloquio. Se però volete proprio aggiungerla o avete necessità di inviare un cv europeo (in cui è richiesta) evitate selfie, foto dalle vacanze o di serate. Che l’immagine sia professionale o meno non conta, l’importante è che si veda bene il vostro volto.
4. No agli auto-elogi!
Descriversi è un compito arduo, è risaputo, ma anziché definirsi (come fanno ormai quasi tutti) “problem solver”, “persona dinamica”, “propenso al lavoro in team” e bla bla bla, raccontate come vi piace lavorare, cosa è importante per voi.
5. Non copiate qua e là
Né da Google, né da siti che “spacciano” curricula già pronti (sì, ne esistono parecchi!): un professionista si accorge subito se sta leggendo un cv taroccato o artefatto, evitate di cadere in un simile errore o la figuraccia è assicurata.
6. Attenzione all’oggetto mail!
Non dimenticate di inserire il vostro nome e cognome, oltre a “candidatura spontanea” altrimenti sarà difficile riconoscere la vostra candidatura tra le tante ricevute e finirete nel dimenticatoio.
7. Specificate subito il ruolo che vorreste ricoprire
Nell’intro della mail specificate subito per quale ruolo vi state candidando: non siate vaghi o confusi o la mail rischia di venire cestinata dopo un paio di righe appena perché non tutti hanno tempo di andare a cercare (o interpretare) l’informazione più importante e necessaria in quel momento.
8. Evitate informazioni obsolete
Evitare di includere esperienze lavorative datate o competenze non più richieste nel proprio settore può fare la differenza. Concentratevi su esperienze e competenze acquisite negli ultimi 5-10 anni, a meno che non si tratti di ruoli o progetti particolarmente significativi. E ricordate: qualità batte quantità.
9. Non inserite competenze non pertinenti al ruolo
Personalizzare il curriculum in base al ruolo a cui si aspira è fondamentale: analizzate l’offerta di lavoro e identificate quali competenze sono più rilevanti per il datore di lavoro. Evitate di elencare competenze generiche o non correlate, concentrandovi invece su quelle che dimostrano la vostra idoneità specifica per il ruolo. Questo approccio non solo rende il curriculum più attraente, ma dimostra anche una comprensione profonda del ruolo e dell’azienda.
10. Un obiettivo di carriera ben definito può fare la differenza
Un obiettivo di carriera ben definito nel curriculum può farvi distinguere dagli altri candidati. Evitate affermazioni vaghe come “in cerca di una posizione stimolante in un’azienda innovativa“, oppure che avete visto il sito e che vi è piaciuto grazie allo stile originale, smart, divertente, etc etc. Vi sveliamo un segreto: lo scrivono praticamente tutti e ormai sa davvero di finto!
Meglio evitare e trovare argomenti più costruttivi o interessanti per giustificare il perché vorreste lavorare presso l’azienda cui vi state rivolgendo, come ad esempio raccontare obiettivi specifici che riflettono le vostre ambizioni, oppure come intendete contribuire alla crescita dell’azienda. Questo dimostrerà non solo chiarezza di intenti, ma anche una maggiore allineamento con le aspettative dell’azienda per cui vi state candidando.
11. Attenti agli hobby
La descrizione di interessi e passioni deve essere concisa e sintetica, senza perdersi in voli pindarici ma con l’obiettivo di dare una visione (veloce) di chi siete a 360°.
12. Occhio ai social!
Molti consigliano di inserire nel cv anche i propri profili social: noi non siamo d’accordo, eccezion fatta per LinkedIn. Perché anche se l’identità online coincide (o almeno dovrebbe) con quella reale, inserire un profilo Twitter in cui commentate il GF o gli ultimi avvenimenti politici, un profilo Facebook con Lercio & co. o il vostro account Instagram con le foto al mare o in discoteca, potrebbe stonare in un cv.
Meglio quindi aggiungere il link al proprio profilo LinkedIn (che dovrà essere ovviamente aggiornato tanto quanto il cv) dove aggiungere info aggiuntive come certificazioni, corsi di formazione o condivisione di news e articoli di approfondimento.
==> L’importanza del personal branding su Linkedin <==
Come assicurarsi che il vostro CV venga notato: consigli utili
1. Cercate di non essere né prolissi né telegrafici
La prima regola è essere sinceri senza esagerare o gonfiare troppo le precedenti esperienze lavorative, ma raccontare in maniera rapida chi siete e cosa fate. Le dimensioni contano! Poche pagine, ma esaustive: siate chiari, precisi e sintetici e non trascurate la formattazione. Un cv di 2 pagine al massimo, diviso in brevi e chiari blocchi di testo, magari con elenchi puntati, è la scelta migliore.
2. Iniziate il Cv con un sommario
In Italia non si usa tantissimo, ma in molti paesi europei è prassi iniziare il cv con un breve “summary”, una veloce presentazione in poche righe in cui spiegare chi siete e cosa sapete fare per passare poi alle esperienze lavorative, che vanno descritte indicando competenze e mansioni svolte.
3. Mettete subito in risalto le competenze più rilevanti
Create una sezione “Competenze” all’inizio del curriculum per catturare immediatamente l’attenzione del recruiter. Includete sia hard skill specifiche del settore sia soft skill: mentre le hard skill dimostrano la capacità di svolgere task specifici, le soft skill sono sempre più considerate dai datori di lavoro in tutti i settori. Inseritele, ma assicuratevi che siano veritiere e rilevanti per il ruolo. Per ogni competenza, poi, considerate la scrittura di un breve esempio di come l’avete applicata con successo in passato.
4. Tenere sempre il curriculum aggiornato
Aggiornate il curriculum includendo webinar e corsi di formazione online, certificazioni e progetti recenti che dimostrano l’impegno continuo nella crescita professionale. Questo non solo evidenzia le competenze attuali, ma mostra anche ai potenziali datori di lavoro la propria capacità di adattarsi e crescere in un ambiente in rapido cambiamento.
5. Ad ogni invio la propria lettera di presentazione
La lettera di presentazione deve essere preparata ad hoc a ogni invio: è consigliabile personalizzarla di volta in volta, arricchendola con il portfolio (fondamentale!) o con una presentazione creativa preparata per l’occasione. Non allegate file PDF che pesano troppo e che ci mettono una vita per essere scaricati, puntate più che altro su un portfolio digitale (che può essere anche il proprio profilo Behance, per esempio) o, ancor meglio, il vostro sito professionale! In questo modo potrete davvero raccontare chi siete e incuriosire chi sta leggendo.
Altri metodi originali possono essere la consegna del cv direttamente a mano all’azienda o agenzia di turno o il video-cv, ma in questo caso dovete essere davvero spigliati e naturali davanti alla telecamera e assicurarvi di produrre un video di buona qualità per evitare di fare una figuraccia. In generale però, il nostro consiglio è di osare: siate creativi, uscite dalle righe, non abbiate paura di azzardare, soprattutto se desiderate lavorare in un’agenzia di comunicazione.
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