Smart bike: 10 app per ciclisti per pedalare in natura ed in città

12 Settembre 2024
12 Settembre 2024 Sottosopra Comunicazione

Smart bike: 10 app per ciclisti per pedalare in natura ed in città

Non è un segreto che questa sia un’agenzia di comunicazione a vocazione ambientale e in particolare ciclabile. Tutte usiamo la bicicletta, chi come principale mezzo di trasporto, chi come hobby in vacanza e chi come sport estremo (nel senso di circolare in bici all’ora di punta a Milano, non nel senso di downhill).

Ma proprio perché siamo tutte cicliste diverse, abbiamo esigenze diverse. C’è chi ha tutte le app di noleggio per non rimanere mai a piedi a Milano (non sia mai chiamare un Taxi! Sacrilegio!), chi quelle per programmare le gite fuori porta e chi quelle utili per tenere traccia di quanto sport si sta facendo.

Per questo abbiamo deciso di mettere insieme le nostre app per ciclisti gratis (o quasi) e condividerle con voi! Abbiamo individuato tre categorie principali:

  • App per piste ciclabili e mappe
  • App per ciclisti cittadini (bike sharing)
  • App che usano i ciclisti per monitorare la performance e l’allenamento

E in chiusura una menzione speciale per la nostra app per biciclette preferita: un’idea incredibile di una start up super green!

Le migliori app per piste ciclabili e mappe

Orientarsi durante una pedalata è fondamentale, sia che si tratti di una lunga escursione o degli spostamenti quotidiani in città. Ecco alcune app ideali per calcolare un percorso in bici della prossima gita o impostare una navigazione cittadina sulla via più breve e sicura.

1. Komoot – l’app per percorsi di tutti i tipi

Komoot è una delle migliori app per pianificare percorsi ciclistici, soprattutto se piacciono le avventure fuori città. Offre mappe dettagliate e indicazioni turn-by-turn per diversi tipi di percorsi, dalle strade asfaltate ai sentieri sterrati. È anche possibile scaricare le mappe offline, per quando si esce dal sentiero battuto. Inoltre, Komoot permette di scoprire nuovi percorsi attraverso la sua community che condivide itinerari, foto e consigli.

ciclista solitario su strada asfaltata nella foresta2. Bike Citizens – per sentirsi più internazionali

Bike Citizens è pensata specificamente per i ciclisti urbani. Oltre a fornire percorsi ciclabili in oltre 450 città, l’app permette di pianificare percorsi ottimizzati in base alla distanza o al tempo. Offre anche la possibilità di scaricare mappe offline e include la funzione di navigazione vocale. Uno degli aspetti più interessanti è che l’app tiene conto di fattori come il traffico e la topografia per offrire sempre il miglior percorso possibile.

3. Zero sbatti con Google Maps

percorso su google mapsGoogle Maps è una delle app di navigazione più conosciute e utilizzate, ma ha ancora molto da perfezionare per i tragitti in bicicletta. La modalità dedicata ai percorsi ciclabili consente di visualizzare piste e percorsi che dovrebbero essere sicuri e poco trafficati. In realtà spesso suggerisce la strada più breve e lineare che non sempre corrisponde con la più adatta a chi pedala in città. Un esempio su tutti, caro Google Maps dimenticati di Via Torino, Corso di Porta Romana e Via Vigentina a Milano! Meglio un chilometro in più in una strada secondaria o attraverso un parco per chi usa la bici. L’app è comunque utile sia per i tragitti urbani che per le escursioni più lunghe, anche grazie alla funzione di navigazione vocale, che messa in cuffia aiuta a rimanere concentrati sul percorso senza dover guardare lo schermo.

App di bike sharing per i ciclisti cittadini

A Milano sono imprescindibili, ma per non essere sempre Milano-centriche, va detto che spesso gli stessi player operano su più città, permettendo di usare la stessa app sia per una corsa in Piazza Castello prima che chiuda il Tabacchi che per una passeggiata di piacere a Parigi sui lungo Senna chiusi al traffico.

4. BikeMi – Milano odi et amo

L’iconica app delle biciclette gialle e rosse (a pedalata assistita) del Comune di Milano, che oggi finalmente si può usare fino alle 2 di notte. Con l’app è possibile sbloccare le bici, cambiarle se hanno problemi e segnalare i suddetti problemi. Si può anche tener nota con orgoglio della quantità di chilometri fatti e di stazioni visitate negli anni. In questo senso sarebbe bello aggiungere un po’ di gamification al raggiungimento dei traguardi, ma non vorremmo sembrare troppo ingorde, alla fine è un ottimo servizio davvero alla portata di tutti: l’abbonamento annuale a BikeMi costa solo 36 euro.

screenshot BikeMi percorsi

*La nostra ciclista pazzerella che usa il bike sharing comunale anche la notte e che se arriva ai 1000 viaggi andrà direttamente in assessorato a richiedere un premio.

5. Lime – Pedalata assistita quanto mi costi!

Lime è una delle piattaforme di bike sharing più diffuse al mondo. Oltre alle biciclette a pedalata assistita, Lime offre anche monopattini in numerose città. L’app è facile da usare: basta aprirla, trovare una bici disponibile vicino a te e sbloccarla con un QR code. Ottima per chi si sposta tanto in Europa, per lavoro o per piacere, e salvavita quando nella città meneghina le BikeMi sono già addormentate nelle loro docking station. Veramente costosa per tutte le altre casistiche.

Lime bike parcheggiate

6. RideMovi – Il player tutto italiano

RideMovi è una storia tutta italiana di micro mobilità condivisa. Funziona come Lime, le biciclette si trovano e noleggiano tramite l’app che utilizza la localizzazione GPS per individuare la bici più vicina, senza bisogno di docking stations. In Italia sono presenti nelle città di Milano, Bologna, Firenza, Reggio Emilia e Pesaro. Da notare il botto di RideMovi a Bologna: +92% dei viaggi in bike sharing dopo soli sei mesi di Città 30.

infografica città 30 - aumento bike sharingApp per monitorare la performance e l’allenamento

Per chi ama monitorare le proprie performance e migliorare nel tempo, le app di fitness tracking sono uno strumento imprescindibile. Registrano e analizzano una gran quantità di dati (velocità, distanza percorsa, calorie bruciate, ecc.) e danno la possibilità di condividerli con amiche e amici.

7. Strava – la app per chi inizia a fare sul serio

Strava è una delle app più popolari tra i ciclisti e i runner. Oltre a tenere traccia delle pedalate tramite GPS, permette di confrontare le proprie performance con quelle degli altri utenti grazie ai “segmenti”, porzioni di percorso condivise dalla community. È possibile tenere sott’occhio metriche come velocità media, dislivello, potenza e tempo. Strava è anche una piattaforma social che consente di condividere le uscite, partecipare a sfide e ricevere incoraggiamenti da altri ciclisti. Gamification impeccabile.

8. Cyclemeter – L’app per chi si sente campione

Tipo Strava ma più nerd. Volendo si collega ad un apposito display da attaccare al manubrio per evocare lo spirito di Pantani in volata sull’Alpe D’huez. Una delle app più complete per il ciclismo, Cyclemeter offre anche statistiche dettagliate sui progressi nel tempo e volendo si collega a cardiofrequenzimetri, sensori di potenza e velocità e qualsiasi altro gadget abbiate per la vostra “passione della domenica” che palesemente vi è scappata di mano.

9. Relive – Per chi è un po’ wannabe content creator

Relive non è effettivamente una app di fitness tracking, ma come potreste aver intuito, in agenzia non siamo esattamente patite della performance, quindi ecco un app che trasformerà i vostri giri in bici in bellissimi render. Relive trasforma infatti le pedalate o le corse in video 3D, visualizzando il percorso seguito su una mappa tridimensionale a cui si possono aggiungere avatar, immagini e emoji.

10. Menzione speciale per Wecity e Pin Bike: gamification e servizio pubblico

Sia Wecity che Pin Bike sono app che permettono ad aziende, scuole e pubblica amministrazione di monitorare l’ultilizzo di biciclette o monopattini da parte di dipendenti, alunni e cittadini, stimolando il raggiungimento di obiettivi socio-ambientali in cambio di premi o incentivi. Con Wecity abbiamo collaborato al concorso a premi di Decathlon  “Lontano non esiste”, a favore della mobilità sostenibile. Pin Bike funziona in modo simile ma dota le biciclette di un kit che verifica i chilometri effettivamente pedalati. Le app registrano velocità, percorrenze, performance fisica e impatto ambientale salvando lo storico dei percorsi e dei risultati.

In conclusione

Per andare al lavoro o in vacanza in bicicletta non serve nessuna app: l’esperienza di pedalare all’aperto è già perfetta così, anche nel delirio ad alta adrenalina di Milano. Tuttavia, se anche a voi a volte può servire una spinta in più, un messaggio motivazionale di Strava o un render in realtà aumentata di Relive per motivarvi a scegliere le due ruote (a pedali) ecco, queste sono le nostre app di bici preferite.

 

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