Ammettiamolo: alcuni di noi, trovandosi all’improvviso in modalità smart working, all’inizio non sapevano che pesci pigliare.
Il cane che abbaia, il gatto che sale sulla tastiera, i bambini che piangono. E ancora la connessione lenta, la sedia scomoda, il computer con lo schermo piccolo, la collega che in video call urla e quella che toglie per sbaglio il microfono.
Insomma, lavorare da remoto non è semplicissimo se non si è abituati, ma come con tutte le cose, basta un po’ di pratica e imparare a gestire gli aspetti fondamentali dello smart working, per rendere tutto più semplice.
La prima cosa da fare è indubbiamente verificare di avere una buona connessione in casa per usufruire di video call anche più volte al giorno, negli orari “hot”, quelli lavorativi durante i quali tutti si connettono.
La seconda è crearvi il vostro angolo ufficio, che viviate in 100 o 30 metri quadri, avere una zona lavoro ben delimitata e organizzata è importantissimo.
La terza cosa da fare, quella su cui vogliamo focalizzarci oggi dandovi qualche consiglio, è conoscere le regole per una video call senza intoppi e senza figuracce.
Se siete poco avvezzi alla webcam o alla fotocamere in generale, per voi sarà un po’ più dura: fare i conti con la propria immagine virtuale è complicato, specie per chi non si diletta abitualmente in selfie, stories o dirette.
Ma non disperate, con questi sei consigli, affronterete qualsiasi video call più sereni, anche senza trucco e parrucco perfetti o con il pigiama sotto camicia o cravatta.
Queste regole non valgono solo per le riunioni in smart working, ma anche per girare video in casa, che siano social post, webinar o brevi interviste o colloqui di lavoro.
Ecco dunque i 6 consigli per apparire perfettamente in video (call).
1. Lo sfondo
Impossibile fingere di non essere a casa o creare un ambiente totalmente asettico, però qualche accortezza in più, vi consentirà di mostrarvi in un contesto ordinato e che non distragga i vostri interlocutori.
No a letti disfatti, lavandino con piatti da lavare, parete con foto della nonna o del matrimonio, stanza in disordine o vestiti buttati su una sedia: scegliete come sfondo un ambiente ordinato e possibilmente neutro, se non avete grandi alternative, optate per una libreria o delle mensole con dei libri, fanno sempre fare un figurone (ecco, se tra vostri c’è quello di Giulia De Lellis, magari in quel caso coprite il titolo però!). E ricordatevi che su Amazon vendono sfondi di librerie creati ad hoc per queste occasioni 🙂
2. Il contesto
Evitate se possibile che durante la video call o il vostro video, coinquilini, mariti, fidanzate o parenti girino per casa facendo rumore o schiamazzi. Lo stesso vale per bambini, cani e gatti. Considerando però che in questo particolare momento è il lavoro a essere prepotentemente entrato in casa nostra e non viceversa, bisogna anche essere realisti alla fine dei conti, e se un gatto o un bambino dovessero saltarvi in braccio durante la call, sdrammatizzate con una bella risata, mostrando personalità e perché no, anche un assaggio della vostra vita quotidiana, che male non fa, anzi!
Se avete dei vicini rumorosi, non vi resterà che chiudere il microfono, perché non potrete fermarli in alcun modo, se non scendendo a patti con loro, promettendogli una porzione di lasagna in cambio di un’ora di silenzio.
3. La luce
Non esistono filtri sui tool di video call purtroppo, anche se molti in questo momento li vorrebbero. Sarebbe parecchio più facile infatti, fare come su Instagram e Snapchat, “indossare” un filtro e risultare luminosi e impeccabili. Così non è, motivo per cui la luce gioca un ruolo fondamentale.
La prima regola da tenere a mente è: da davanti, dall’alto o di lato, poco importa (dall’alto è preferibile!), ma MAI da dietro! Dovete ricordare sempre di non posizionare la fonte luminosa alle vostre spalle altrimenti risulterete completamente controluce e poco visibili, circondati da un alone scuro e inquietante.
Ovviamente meglio optare per luci calde anziché fredde, per non creare l’effetto “ambulatorio medico”.
4. L’inquadratura
Il dispositivo, smartphone o computer che sia, deve essere posizionato possibilmente a trenta centimetri dal viso e inquadrarvi a mezzo e busto e centrato.
Non dal basso (incubo doppio mento!) né tagliandovi a metà o in due.
Un trucco? Ricordate quell’enciclopedia che avete ricevuto in regalo da un lontano parente alla laurea?
Ecco, è ora di tirarla fuori dalla cantina: quattro di quei volumi potrebbero rivelarsi utilissimi per fare da supporto al vostro dispositivo portandolo all’altezza giusta per l’inquadratura perfetta.
5. L’obiettivo
Posizionatelo a livello degli occhi e mai oltre l’attaccatura dei capelli e durante il video ricordatevi di guardare nella webcam per dare l’impressione di guardare l’interlocutore nel volto, per dimostrarvi attenti e convincenti.
E se vi cala la palpebra all’ennesima video call della giornata, ricordatevi che gli occhiali da vista, complice la webcam, mimetizzano un po’ lo sguardo.
Anche in questo caso, tenete a mente la regola più importante: mantenete il contatto visivo: seppur in maniera virtuale infatti, è importante stabilire un incontro di sguardo con la persona con la quale state parlando per non risultare assenti, assonnati o con la testa su un altro pianeta.
6. Carta e penna
Prendete appunti (se necessario) su un quaderno e non al pc per evitare il fastidiosissimo rumore dei tasti e soprattutto includete nell’inquadratura il blocco per evitare di avere lo sguardo basso e dare l’impressione che non state seguendo ciò che viene detto.