Se fino a pochi mesi fa l’inbound marketing rappresentava per le aziende una delle principali attività per rivolgersi ai propri consumatori, nell’ultimo periodo un nuovo termine ha cominciato a farsi largo nel mondo della comunicazione: il convergent marketing.
Facciamo un velocissimo passo indietro: nel 2005, Hubspot, azienda statunitense che produce software per il marketing, conia il termine “inbound marketing” per distinguerlo dall’outbound.
Una frase, su tutte, spiega la differenza tra queste due “scuole”:
“Al contrario dei vecchi metodi di outbound come acquistare annunci o mailing list, e pregare per i contatti, l’Inbound si concentra sulla creazione di contenuti di qualità che attirano le persone verso aziende e prodotti, dove essi spontaneamente vogliono essere. Allineando i contenuti con gli interessi del cliente, è naturale attirare traffico in entrata che è possibile convertire, chiudere e alimentare nel tempo” (fonte Hubspot)
Lo scenario oggi è cambiato e continuerà a farlo a una velocità sempre maggiore: mobile, social network e intelligenza artificiale hanno contribuito a modificare le abitudini dei consumatori, sempre più esigenti e difficili da persuadere.
Oggi il consumatore è il vero protagonista del mercato e ogni azienda deve poterlo raggiungere con un messaggio unico e capace di lasciare letteralmente il segno: al centro di tutto devono esserci i suoi bisogni e diventa perciò sempre più decisivo creare strategie mirate per rispondere a queste esigenze.
In quest’ottica, l’inbound non va assolutamente considerato superato ma necessita di un potenziamento per essere più efficace.
Ma esattamente, com’è il consumatore di oggi?
Innanzitutto è sempre connesso, soprattutto con lo smartphone, lo strumento di comunicazione che è diventato una vera e propria estensione dell’identità della maggior parte delle persone.
È un consumatore quasi esclusivamente mobile: ogni informazione deve essere sempre a portata di mano e reperibile nel modo più veloce possibile.
Secondo Audiweb, gli italiani navigano 3 ore al giorno da smartphone
(dati di novembre 2018) e ben 120 minuti sui social network (fonte: We are Social).
I luoghi virtuali in cui spendono molto del loro tempo libero sono appunto i social, che negli ultimi anni hanno sempre più intensificato il rapporto con l’Intelligenza Artificiale: un esempio su tutti sono i chatbot su Messeger e la possibilità, per le aziende, di dialogare in tempo reale con il proprio target di riferimento, attraverso un media essenziale e trasversale come lo smartphone.
In queste “piazze virtuali”, grazie all’AI i brand possono costruire relazioni con i propri interlocutori, instaurando conversazioni caratterizzate da contenuti con informazioni sempre più precise. Per questo motivo i chatbot o gli assistenti virtuali si distinguono come strumenti competitivi e sempre più richiesti.
Quando mobile, social network e AI interagiscono tra loro in maniera efficace tanto da attuare una strategia convergente, siamo di fronte a ciò che viene definito “convergent marketing”.
Qual è lo scopo del convergent marketing?
Sicuramente far sì che gli obiettivi di un brand incontrino le richieste dei consumatori e che riescano a coinvolgerli e ingaggiarli nonostante essi siano bombardati da centinaia di altre comunicazioni ogni giorno.
La conversazione diventa uno strumento estremamente importante e generare un’emozione o suscitare un impatto emotivo sul consumatore spesso si rivela la chiave di volta.
Le strategie in cui la sinergia tra smartphone, social e intelligenza artificiale funziona perfettamente, sono quelle che garantiscono all’utente la migliore esperienza possibile.
Un’altra cosa importante è creare continuità, considerando ogni canale non più separato dall’altro: oggi la “conversazione” tra utenti e brand, non considera più solo i contenuti ma anche gli strumenti con cui diffonderli e i diversi canali di comunicazione da attivare.
Con le strategie di Convergent Marketing è possibile individuare le abitudini dei consumatori e intercettarli con una comunicazione precisa e profilata spesso più efficace di altre e, se automatizzata al meglio, con costi minori.
In sintesi, i vantaggi del convergent marketing sono molteplici e consentono di unire alle tecnologie più avanzate, le nuove tendenze del marketing, per una comunicazione, nei confronti del consumatore, sempre meno invasiva e sempre più persuasiva.