Due numeri sull’industria del gaming
Tra le industrie creative, quella dei videogiochi sperimenta ormai da decenni la crescita più spericolata. Per dare un ordine di grandezza, il mercato del gaming coinvolge 2,7 miliardi di giocatori e ha un valore superiore a quello del cinema e della musica messi insieme.
2,7 miliardi di giocatori al mondo
+ 140 milioni di utenti all’anno
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I giocatori sono un target appassionato (con 6,5 ore di gioco in media alla settimana) e demograficamente diversificato sia in termini di genere che di età, con il core target tra Gen Z, Millennial e Gen X. Oltre all’intrattenimento personale, il mondo dei video giochi si espande anche negli eSport competitivi, che ormai rivaleggiano con gli sport dal vivo.
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I confini del settore si allargano in continuazione, su piattaforme di nuova generazione come Roblox o in giochi che hanno riscosso un successo planetario come Animal Crossing o Fortnite, dove il gioco diventa concerto, esperienza immersiva, metaverso.
Cos’è il metaverso
Il metaverso è la versione pimpata dell’internet, una dimensione altamente immersiva ed interattiva dove individui e aziende sono in grado di creare contenuti, comunicare, stringere relazioni e ovviamente comprare prodotti e servizi. È l’inesorabile smaterializzazione dello spazio fisico, della distanza e degli oggetti. Include giochi 3D come Fortnite, i visori per realtà virtuale come Oculus o gli Smart Glases di Facebook, la piattaforma di giochi partecipativa Roblox. È l’internet delle cose: Alexa nella nostra cucina, Zoom nei nostri uffici virtuali, i social media sui nostri telefoni e le app di fintess e salute del nostro fitbit.
Il Metaverso è un universo virtuale che riunirà un’infinità di mondi interconnessi.
Al momento, i videogiochi sono la forma più viva di questa realtà. Ne sono un esempio i concerti di Travis Scott e Ariana Grande su Fortnite, un’esperienza immersiva e ipnotica a metà tra gaming e musica.
Il marketplace del futuro: perché investire nel metaverso
Realisticamente, il metaverso sarà lo spazio dove nel prossimo futuro passeremo più tempo dopo casa e lavoro. Oltre all’enorme numero di giocatori che sono esposti agli annunci durante il gioco, milioni di altri vedono le stesse adv mentre guardano altri player giocare online. Il mercato di chi guarda gli altri giocare è anch’esso in enorme espansione, la piattaforma di live streaming Twitch ha ospitato 3,1 miliardi di ore di streaming solo nel primo trimestre del 2020, con una media di 3,8 milioni di broadcasters attivi al mese. Nell’aprile di quest’anno, YouTube Gaming ha calcolato che gli utenti hanno guardato 461 milioni di ore di contenuti di gioco, mentre Facebook Gaming ha mostrato il più alto incremento annuo (+238%) con un totale di 291 milioni di ore guardate.
I brand e videogiochi: investire nel gaming
I brand possono investire nell’arena dei videogiochi in principalmente in tre modi:
1 – Facendo del product placement
Questa è l’opzione “meno costosa” e vecchia tanto quanto i primi videogiochi degli anni novanta.
Il gioco a piattaforme Zool dei primi anni ’90.
2 – Sponsorizzando gli eSports
I brand possono sponsorizzare gli eventi, una squadra, il singolo giocatore o sviluppare una partnership con un’azienda sviluppatrice di videogiochi. È questo il caso di Monster, RedBull, Coca-Cola, Gillette e HP. Aziende in target con la demografica media degli eSport, come indica questa infografica dell’Università dell’Ohio.
3 – Creando prodotti ad hoc e vendendoli direttamente nel metaverso: è il modello D2A, la Direct 2 Avatar Economy (paura eh?)
Gucci, Valentino, Marc Jacobs, Balenciaga sono solo alcune delle case di moda che creano e vendono outfit per avatar di Animal Crossing o Fortnite. Uniqlo ha vestito gli avatar di Pokémon Go, Louis Vuitton ha disegnato outfit acquistabili per Legue of Legends, Moschino una capsule collection per The Sims 4. Fendi ha ideato il videogioco Fendi Ways to Rome per far esplorare agli utenti cinesi la Capitale, mettendo in palio per i tre migliori giocatori un viaggio da Shanghai a Roma.
Ma non si tratta di un mercato ad appannaggio unico della moda, anche aziende come Warner Bros, Hasbro e Nike collaborano con Roblox offrendo oggetti ed esperienze virtuali. La Paramount Pictures ha rilasciato il gioco Never Stop Punching per promuovere il suo film Jack Reacher: Never Go Back, mentre Netflix ha pubblicato un gioco online i cui personaggi sono quelli delle sue serie di punta: Stranger Things, Orange Is The New Black , Marco Polo e Narcos. mentre nel mondo fast food KFC ha lanciato il Kentucky Fried Football Challenge su Instagram.
I videogiochi sono la nuova frontiera della pubblicità ed è ora di lanciarsi. Aziende: game on!